14 pensieri riguardo “La Comparsa

  1. Carissima Amilca, ieri ho divorato il tuo libro in poche ore, bellissimo, mi sono lasciata trasportare durante la lettura e mi sono rivista nei miei sogni e nelle mie aspettative, poi la realtà è tutt’altro, dobbiamo trovare nella vita di tutti i giorni qualcosa a cui aggrapparci e superare le ostilità, hai voluto dare alla fine una possibilità alle due amiche, e ai loro sogni da bambine, sono contenta che sia finito così .
    Complimenti

  2. Grazie Amilca, con il tuo romanzo ho ricordato tempi di gioventù passati in felicità e spensieratezza che oggi difficilmente riesco a ritrovare. E vero il tempo passa ma dentro siamo sempre giovani di spirito e voglia di vivere con entusiasmo, sebbene oggi siamo considerati passati di moda dai nostri figli. Grazie a tè ho passato alcune ore in serenità.

  3. L’ho trovato un libro molto ben scritto e soprattutto potrebbe essere tranquillamente definito “autobiografico” perché narra di molto aspetti della vita comune di ognuno di noi…. Lo consiglio vivamente a tutte le donne.
    Bravissima scrittrice

  4. Ciao Amilca ho letto il tuo libro ,molto bello, rispecchia un po’ la vita di tutte noi .scritto molto bene e rende la lettura molto piacevole, ora l ho passato alla mia mamma e ti dirò il suo commento. Complimenti.

  5. Volevo condividere con voi che questo libro mi e piaciuto molto. Fin dalla prima pagina é coinvolgente e si legge in modo molto veloce e fluido.

  6. Narrazione che riesce a coniugare con semplicità e allegria l’importanza di una relazione stabile e sincera con L indiscussa necessità di gioire dell’amicizia profonda. Più che una “comparsa” emerge la centralità della donna che non si arrende alle difficoltà quotidiane, aggrappandosi ad ogni occasione per rinnovarsi

  7. Narrazione che riesce a coniugare con semplicità e allegria l’importanza di una relazione stabile e sincera con l’ indiscussa necessità di gioire dell’amicizia profonda. Più che una “comparsa” emerge la centralità della donna che non si arrende alle difficoltà quotidiane, aggrappandosi ad ogni occasione per rinnovarsi

  8. Il titolo mi incuriosisce e immagino un racconto nel quale i protagonisti in qualche modo si muovono sul palcoscenico di un teatro. Inizio la lettura e pagina dopo pagina diventa sempre più chiara la scelta del titolo è il colore della copertina : è il teatro della vita al femminile. Ho la sensazione di confondermi con alcuni personaggi perché fanno vibrare le corde delle mie emozioni. In alcuni momenti mi sento Elisa , in altri Paola e condivido la loro gioia, le nostalgie, le frustrazioni e molto altro. “Divoro” le 188 pagine in un tempo record. Ringrazio l’autrice per avermi donato momenti di intensità emotiva. Ne consiglio la lettura .
    Vittoria

  9. Letto in una di quelle notti insonni che questo virus ci ha regalato. Letto in un fiato.
    Uno spaccato su noi donne che abbiamo superato una o due volte gli “anta” che possiamo sembrare come sentimenti e desideri molto lontane dalle nostre figlie o figli ma anche noi siamo state giovani e avevamo.. che dico avevamo :abbiamo sentimenti e desideri.

  10. Il libro mi è piaciuto.. l’ho letto tutto d’un fiato….bella la storia di Elisa e delle sue amicizie….

  11. Amilca non delude mai, questo è certo. Questo romanzo ti cattura fin dalle prime pagine e ti catapulta nei panni della protagonista, donna negli anta che dubita del suo presente, ma che andando a ripercorrere la giovinezza riscopre qualcuno che forsa aveva dimenticato. Fresco, scorrevole ed appassionante, un romanzo da non perdere

  12. Ciao. Ho letto il tuo lavoro. Bellissimo libro,facile e sicuramente piacevole.
    Mi sono sentita parte della storia essendo anch’io datata.
    Scrivi benissimo , la storia mi ha molto coinvolta
    Oggi con i figli grandi queste situazioni sono molto diffuse.
    Aspetto il tuo prossimo lavoro
    Complimenti. Continua così

  13. Cara Amilca, i tuoi libri io li ho letti tutti con interesse e aspettativa.
    Anche quest’ultimo libro non mi ha delusa. Il racconto della vita di una donna che potrebbe essere la vicina di casa, una collega.. forse una donna così vicina da essere molto meno speciale delle protagoniste dei tuoi precedenti lavori. Mi sono chiesta leggendo questo libro se, davvero, una vita si limiti ai gesti quotidiani, alle piccole soddisfazioni, ai ricordi dei bei tempi andati avvertendo un po’di fastidio e del rammarico.
    Mi sono accorta che il tuo è un libro rosa solo in copertina: quel che ne scaturisce leggendolo è “l’insostenibile pesantezza del sopravvivere” per dirlo alla maniera di Kundera.
    Grazie

    Marilina

  14. Bellissimo libro in cui noi donne, un po’ tutte, ci rivediamo, le descrizioni così reali mi hanno fatto quasi immedesimare nella protagonista e il finale bellissimo ed inaspettato…complimenti Amilca

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